Ospedale unico, ecco le proposte in discussione martedì in consiglio FOTO VIDEO

TERAMO – C’è unanimità tra i gruppi consiliari per l’individuazione del nuovo ospedale unico nel territorio teamano. Dopo la conferenza dei capigruppo questo aspetto è stato ribadito anche questa mattina nel corso della Commissione urbanistica tenutasi in Comune e presieduta dall consigliere Luca Corona. Ma il consiglio comunale del prossimo 11 luglio non fornirà indicazioni sul dove costruirlo. Secondo il sindaco Brucchi, che ha sottolineato la responsabilità dei consiglieri nello svolgere quel lavoro che una commissione e un consiglio devono nel proprio compito istituzionale di programmazione, c’è unanimità nel sostenere la competenza territoriale, per così dire, del capoluogo ad ospitare l’ospedale per acuti, ma resta sempre la necessità di individuare linee di indirizzo sanitario da affidare a chi la sanità la gestisce (vedi l’assessorato regionale alla sanità e la ASsl di Teramo), perchè se servirà un ospedale di secondo livello per acuti da circa 800 posti letto, è altrettanto vero che ci sarà bisogno anche dei posti di lungodegenza.
All’esame del consiglio comunale di martedì prossimo ci saranno tre ipotesi, perchè una quarta che lo prevedeva nell’area Terrabianca accanto alla Teramo-mare, è stata scartata a priori dai tecnici perchè zona a rischioi esondazione.
Dunque restano in ballo l’area A, quella per intenderci che viene indicata dalla Asl, che si trova nella zona di Piano d’Accio prima dell’Ospedale veterinario e del Centro commerciale (dietro alla zona delle concessionarie Opel e Bmw) che ha vicino la ferrovia e parte della viabilità necessaria ma piccola e insufficiente quanto a parcheggi.
C’è poi l’area B, quella che si trova a Piane Sant’Atto, indicata dal sindaco Brucchi, che è area di proprietà della Asl ma non ha la viabilità necessaria.
Infine l’area C, quella che ‘spingono’ i Dem con Verna, è localizzata nei pressi dell’area del Centro commeciale, in contrada Fiumicino, dove ci sono gli svincoli della Teramo mare e della San Nicolò-Garrufo.